martedì 8 novembre 2011

MAMMA GIRAMONDO


E’ stato in un pomeriggio come tanti, in preda al caos della mia casa che fra le 17 e le 19 tocca il picco massimo della giornata, che la mia amica Laura si è materializzata, con la piega intatta e il vestito per l’ufficio impeccabile, per un caffè.
Fra un capriccio del tappo e un urletto della nanetta, e mille altre interruzioni del caso, siamo riuscite nell’impresa titanica di fare e bere il caffè sul divano e discorrere delle imminenti vacanze.
“Avete prenotato poi? Quale meta vi attende?”. La mia amica adora girare il mondo e si è imbattuta in viaggi più o meno estenuanti zaino in spalla, micro-phon da viaggio e borsetta trucchi di fortuna. Cosa che io non potrei mai fare. “Facciamo un tour della California in macchina!”, mi ha detto entusiasta. “Io? Con le piccole belve non potrei mai affrontare un’impresa simile”, le ho risposto. “Pensa che  A. e G. fanno il nostro stesso viaggio con il figlio di due anni”, mi ha fatto osservare.
E la cosa mi ha lasciata alquanto perplessa. Ma davvero sono io che sono così arretrata? Io che non parto senza tachipirina-argentoproteinato-termometro anche se sto andando fuori per un week end a 100 km da Roma!? In quanto a viaggi devo ammettere sono davvero poco funky. Così ho interpellato mammagiramondo che di viaggi ne fa un bel po’, con figlio e cane al seguito e giorno dopo giorno ci dispensa consigli e suggerimenti attraverso il suo blog (www.mammagiramondo.blogspot.com).

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