lunedì 26 dicembre 2011

La ricetta di Natale: il Pandoro fatto in casa


Anche se Babbo Natale è già arrivato, anche se la grande abbuffata vigilia-Natale-S.Stefano è appena trascorsa e magari vi sentirete un tantino appesantiti le Think Sugar vi invitano a provare l'enorme soddisfazione di un Pandoro artigianale. 
Questo che vedete nella foto è l'ottimo risultato della Think Sugar Paola che all'ottavo mese di gravidanza si è concessa questa fantastica distrazione per deliziare i nostri palati. 



Se volete cimentarvi anche voi in questa piccola deliziosa impresa ecco come fare: 

PER LA BIGA [Impasto a base di farina, acqua e lievito di birra, al quale, una volta lievitato, vanno aggiunti altra farina e i rimanenti ingredienti della preparazione. Nel nostro caso essendo una ricetta dolce ci va anche il latte!]
100 gr farina 00
20 gr lievito di birra
50 ml di latte tiepido ( se occorre aggiungerne poco di piu)
LASCIAR LIEVITARE 12 ORE
INGREDIENTI PER L'IMPASTO
280 gr farina manitoba
70 gr farina 00
2 tuorli
3 uova intere (uova medie)
150 gr zucchero
50 gr burro
5 gr lievito 
50 ml d'acqua
6 gr di sale
2 bustine di vanillina
PROCEDIMENTO:
Dopo aver fatto lievitare la biga per 12 ore iniziamo ad unire i due tuorli e i 5 gr di lievito un pò alla volta facendoli assorbire, poi la farina, lo zucchero e il sale setacciati, l'acqua a filo pian piano quanta ne prende l'impasto. A questo punto l'impasto risulterà molto morbido ed elastico, si uniscono allora le 3 uova, una alla volta, facendole ben assorbire,le due bustine di vanillina e per ultimo il burro a pezzetti a temperatura ambiente. L'impasto dovrà essere lavorato finchè non sara' ben incordato, (con la planetaria il lavoro sara' di almeno una 40ina di minuti a mano forza e coraggio anche piu' di un'ora prima che si incordi bene).
Nel frattempo prepareremo l'emulsione di:
16 gr di cioccolato bianco
120 gr di burro
15 gr di miele
Questo composto lo scioglieremo e poi lo metteremo in frigo, una volta ben freddato lo aggiungeremo all'impasto poco alla volta e lo faremo incordare nuovamente. Formata una palla bella elastica la mettiamo nello stampo da pandoro da 1 kg ben imburrato e lo lasciamo lievitare fino a che l'impasto arrivi a toccare il bordo dello stampo. Se occorre si può mettere nel forno a 30 gradi con una ciotola d'acqua calda ( aiuta la lievitazione). A fine lievitazione in forno nel ripiano basso a 170 gradi per 35/40 minuti, lasciando dentro anche la ciotola d'acqua, se si colora troppo coprirlo con carta di alluminio,fare sempre la prova stecchino comunque ricordate che ogni forno e' diverso.
A fine cottura aspettare che si freddi bene almeno un paio d'ore prima di girarlo, una volta freddo chiuderlo in un canavaccio e in una busta e mangiarlo il giorno dopo, si rafferma ed e' più buono.
E' eccezionale, buona pandorata a tutti.

venerdì 16 dicembre 2011

Wicky Hassan

E' stata una giornata strana. Un venerdi come tanti fino a un certo punto. Tornavo da Ostia dove mi ero soffermata a guardare il mare. Nonostante il sole e una temperatura piuttosto mite per il mese di dicembre, il vento e le onde mi avevano intristito. Poi, davanti casa ho incontrato mio fratello: "E' morto Wicky", mi ha detto lapidario. E per qualche istante non ho realizzato, non ho collegato il nome alla persona. Come se poi conoscessi più di un Wicky. Wicky per la mia famiglia è solo e soltanto Wicky Hassan. C'è stato un pò di silenzio e qualche lacrima. "Non puoi capire papà come sta. Lo abbiamo saputo dai ragazzi di Energie di Via del Corso". Ecco, ora non so quanti di voi che leggeranno questo  mio post sanno di chi parlo. Ma Wicky Hassan (stilista di famiglia ebraica che fu costretto a lasciare la Libia dopo la rivoluzione di Gheddafi) per me e mio padre rappresenta un mito, un uomo straordinario, un talento, un innovatore. Un uomo guidato dalla passione, un vero self made man.
Io ci sono cresciuta dentro Energie, caro Wicky. Io i tuoi fantastici jeans li ho sempre portati con vanto e orgoglio. Avevo dieci anni quanto esplose a Roma il fenomeno Energie e solo qualcuno di più quando papà già aveva la fortuna e l'onore di lavorare per te. Ha iniziato pensando agli arredi dei magazzini di Via del Corso e poi, negli anni, ha visto crescere il tuo impero della moda. Mi è sempre sembrato di conoscerti anche se ti ho incontrato poche volte. Mio papà ha avuto modo di entrare nella tua casa e sedere al tavolo degli invitati durante pranzi informali, intimi e familiari. E mi ha sempre parlato di un uomo e di un padre eccezionale. Di te ho ammirato anche l'impegno nella difesa dei diritti degli omosessuali. Hai adottato tre figli col tuo compagno dimostrando amore e coraggio.
A loro tre, oggi, va il mio abbraccio più grande. Mi auguro che abbiano ereditato almeno un pò del tuo genio e che in un futuro prossimo possano portare avanti quella meravigliosa azienda che è il Sixty Group. L'ultimo esempio di straordinaria normalità e grandezza me lo hai dato quando poco meno di un mese fa ti ho raccontato del mio progetto Think Sugar in una mail. Fra i "mi piace" della pagina facebook c'è anche il tuo. Sognavo di realizzare una torta per un grande evento di Miss Sixty, oppure per un compleanno dei tuoi bimbi.

Mi piace ricordarti con questo sorriso.
Inforca i tuoi occhiali rotondi anche lassù nel cielo e continua a disegnare per noi.
Rest in peace. WICKY HASSAN (1955-2011)
Alessia

La ricetta del venerdi: Yellow butter cake

Avevamo promesso la ricetta dei cupcake al cioccolato...quelli fantastici e supermorbidosi che prepariamo grazie alla ricetta di Angela. Non possiamo tener fede alla promessa ma non ci perdiamo d'animo. Ecco la ricetta della Yellow butter cake testata dalla Think Sugar Paola. Siamo un team e dove non arriva una è sempre pronta l'altra! :)


INGREDIENTI:


250gr di farina00
250gr zucchero a velo
3 cucchiaini e mezzo di lievito
1/2 cucchiaino di sale 
145 gr burro a temperatura ambiente
95gr di tuorli a temperatura ambiente
Mezza fialetta di aroma a piacere o 1 bust, di vanillina
200 ml di latte



PREPARAZIONE:


Questo impasto e' per una teglia da 24 cm (tempi di cottura 45-55 min)

Preriscaldare il forno a 170 gradi, iniziare a lavorare con le fruste burro e zucchero, per almeno 10 minuti, finchè non vedrete il composto bianco e spumoso. Nel mentre setacciate il lievito, la farina e sbattete in un piattino a parte i tuorli con il sale e l'aroma.
Al composto spumoso di burro e zucchero inizierete ad unire alternando e continuando a girare con le fruste, un cucchiaio di farina e un cucchiaio di uovo.
Finito con il tuorlo continuate ad alternare farina e a filo il latte.
Una volta messi tutti gli ingredienti girate ancora per un minuto affinchè sia tutto bene incorporato. A questo punto potete mettere nella teglia e infornare!




mercoledì 14 dicembre 2011

#leavemessage day :)


Oggi, 14 dicembre 2011, è stata la giornata dei bigliettini! 
Anche se non abbiamo fatto in tempo a pubblicizzare questa divertente idea di Chiara del mitico blog "machedavvero", in extremis, anche le Think Sugar hanno voluto partecipare diffondendo bigliettini misteriosi. 
Non capite di cosa stiamo parlando? Avete ragione. Per capire meglio vi rimandiamo direttamente al blog dell'ideatrice del #leavemessage day!
Questi sono i bigliettini che le abbiamo lasciato in giro per Roma! 

[Il riso è la distanza più corta fra due persone. E' quasi Natale, sorridete e non abbiate paura di regalare sorrisi - piscina All Round Roma Mostacciano]

[Regalare un sorriso costa meno di ciò che pensi e fa bene prima a te e poi agli altri - Roma Vaticano]


[Quando stasera torni a casa abbraccia tua moglie e dille che l'ami - Roma Eur Torrino sul tergicristallo di una macchina]

Voi? Avete partecipato?

venerdì 9 dicembre 2011

La ricetta del venerdi: la Chiffon Cake


Oggi avevo promesso di postare la ricetta dei favolosi cupcakes al cacao ma siccome l'animo umano è suscettibile ai cambiamenti ed io ne sono la palese dimostrazione così ho deciso in corsa di cambiare e darvene un'altra che amo particolarmente e che considero un pò la mia ricetta iniziatica. 

L'ho scovata su un forum che per me è la Bibbia dell'ars culinaria, un forum dove divise per sezione si trovano ricette dettagliate, testate e corredate di foto esplicative al massimo ma dove si possono trovare soprattutto una marea di consigli dati da persone disponibilissime che fanno parte di questa community, parlo del forum di Cookaround.





La Chiffon cake come potrete dedurre dal nome è un dolce che fa parte della tradizione americana, ha quasi un secolo di vita, infatti fu creato dal californiano Henry Baker (già nel cognome era segnato il destino) nel 1920. La sua peculiarità è la morbidezza al limite della scioglievolezza.
La sua preparazione non richiede particolari prodezze, anzi è estremamente semplice ma per la perfetta riuscita non si può prescindere dallo stampo e dal divieto assoluto di imburrarlo.Lo stampo per chiffon cake, infatti, è un must della bakery made in USA; è tondo e al centro ha un tubo forato per dargli la forma di un ciambellone e per permettere di rovesciare la torta a testa in giù appena sfornata. Vi ricordo il tassativo DIVIETO di imburrare e infarinare lo stampo dove si cuocerà. Logicamente non tutti hanno a disposizione uno stampo per chiffon cake ma potrete ovviare usando un classico stampo per ciambellone, la dose dell'impasto che vi darò è per uno stampo da 30 cm.


INGREDIENTI:
285 gr farina 00;
300 gr di zucchero superfino (vi confido che io uso sempre il granulato semplice ma la ricetta consiglia di affinarlo un pò passandolo nel frullatore);
6 uova XL (io ne metto di solito 7);
195 ml di acqua;
120 di olio di mais;
una bustina di lievito vanigliato per dolci;
8 gr di cremor tartaro (è una specie di polvere tipo bicarbonato facilmente reperibile nei supermercati forniti, io qui a Roma lo prendo da Castroni);
u n pizzico di sale;
scorza di limone;
bacca o aroma alla vaniglia;


Procedimento
Preriscaldate il forno a 160. In una larga ciotola mettete nel seguente ordine: farina setacciata, zucchero, lievito, sale, fare un buco al centro ed unire senza amalgamare l'olio, i tuorli, l'acqua, la scorza di limone, aromi e lasciare così.
Nel frattempo montare a neve ben ferma gli albumi con il cremor tartaro. Ora col frullatore elettrico amalgamare gli ingredienti lasciati da parte, fino ad avere un composto omogeneo e liscio. Quando gli albumi saranno ben montati a neve fermissima unirli in 3 tempi al resto dell'impasto, mentre si uniscono con una spatola amalgamare con un movimento dal basso verso l'alto stando attenti a non smontarli. Versare il tutto nello stampo (mi raccomando NON imburrare e NON infarinare), far cuocere per 50 minuti a 160° e per i restanti 10 minuti aumentare la temperatura a 175°.
Fare la prova stecchino per sincerarsi che sia ben cotto. A fine cottura prendere lo stampo e capovolgerlo, tenerlo così per circa una mezz'ora e poi toglierlo. Provatelo e vedrete che è un dolce di cui non potrete più fare a meno.

Alla prossima ricetta e questa volta prometto di non cambiare idea...cupcakes al cacao!!!
Angela

venerdì 2 dicembre 2011

La ricetta del venerdi: SHORTBREAD COOKIES

Con le mie compagne di viaggio THINK SUGAR abbiamo deciso che il venerdi sarà il giorno dedicato alle ricette. Oggi vi presentiamo i SHORTBREAD COOKIES, ricetta scovata e postata ieri sera sulla nostra pagina facebook da ANGELA.
"Sono sempre alla ricerca di nuove ricette da sperimentare: vagando per il web ho trovato un sito americano che si chiama Joy of baking e mi si è aperto un mondo. Certo un mondo che parla inglese e per chi non ha familiarità con questa lingua non è proprio di facile consultazione ma le ricette sono già convertite in grammi. Qui potrete trovare cose bellissime da vedere che sto cercando di trasformare in cose buonissime da gustare. Provare un nuovo impasto mi emoziona, per questo col mio fido Ken (non il Ken di Barbie ma la mia planetaria Kenwood) ogni sera, messe a nanna le Gems (le mie gemelline di 4 anni e mezzo) inizio a sperimentare. Ad assaggiare ci pensano poi Alessia e Paola e le piccoline la mattina. Bandite le merendine a casa nostra. 

Ora non vi resta che provare a cimentarvi con questa ricetta:


Ingredienti:
260 gr farina
1/4 di cucchiano di sale (2 gr)
226 gr burro a temperatura ambiente
60 gr zucchero a velo
1 cucchiano di estratto di vaniglia (4 gr)

Procedimento:
In una ciotola setacciare la farina e unirvi il sale. Nel mixer o planetaria montare il burro finchè sarà bianco e spumoso, aggiungere lo zucchero e l'estratto di vaniglia e continuare ad impastare per circa 2 minuti. Unire poco alla volta la farina finchè sarà tutto amalgamato. A questo punto avrete una crema che prenderete con una spatola e avvolgerete in pellicola. Fate riposare l'impasto in frigo per circa un'ora. Trascorso questo tempo accendete il forno a 175°, spolverizzare il piano di lavoro con della farina e stendete l'impasto con uno spessore di un cm circa. Tagliate i biscotti con i cutter che preferite, metteteli su una teglia ricoperta di carta forno e fateli riposare in frigo per 10 minuti ancora. Intanto il forno sarà ben caldo, infornate e fate cuocere per 8/10 minuti.
Se volete una volta freddi potete immergerli per metà nel cioccolato fondente fuso a bagnomaria o nel microonde, per fargli avere l'effetto che vedete nella foto. 

mercoledì 30 novembre 2011

Ogni progetto ha una storia, ogni creazione un'anima: il calendario dell'Avvento di MuMtrioSka

Da oggi inizia il conto alla rovescia che rende l'atmosfera piena di euforia. Adoro dicembre, mese in cui sono nata. Adoro le feste, specie ora che ho un Principe e una Principessa. Ma come spiegare l'attesa e il tempo che scorre ai bimbi piccoli, come fargli capire che mancano 24 giorni all'arrivo di Babbo Natale e alla nascita di Gesù? Con un fantastico Calendario dell'Avvento.
Avrei tanto desiderato prepararne uno per i miei figli fatto a mano. Ma gli impegni, il lavoro, la casa me lo hanno impedito e non posso certo farmene una colpa, però, ne ho trovato uno, bellissimo, che spero di realizzare prima o poi.

Lo hanno realizzato le mie nuove amiche OFFICINA MuMtrioSka. Una recente scoperta che mi ha totalmente rapita. Ad animare questo blog, "dove ogni progetto ha una storia e ogni creazione un'anima", sono guarda caso, due mamme: Odile e Francesca.

"Siamo due amiche con esperienze di vita molto diverse ma affini per carattere - mi rivela Odile (artista alternativa innamorata pazza dell'arte e della sua famiglia).
Dove ci siamo incontrate? Semplicemente sul web mentre eravamo entrambe col pancione! E da quel preciso momento siamo state travolte da mille progetti e idee che piano piano si stanno realizzando all'interno del nostro blog, che come noi cresce e muta e si arricchisce ogni giorno.


Siamo due mamme, donne e mogli, alla continua ricerca di una parvenza di organizzazione per gestire al meglio le nostre vite multitasking. Stiamo cercando di mettere a frutto le nostre abilità, la nostra creatività e le nostre esperienze, per creare un luogo dove le persone si possano intrattenere piacevolmente, dove ci si possa scambiare idee e consigli, e dove quello che creiamo sia apprezzato. I nostri interessi?.Io (Odile)mi divido tra figli, cucito creativo, babywearing, creazioni in fimo, pittura e fotografia; Francesca (che cerca di vivere tutto con passione e slancio), invece, tra figlia, uncinetti e ferri,, lana e cotoni,, cucina e piante, libri e scrittura. Abbiamo aperto un negozio su etsy per far conoscere e vendere le nostre piccole e grandi passioni. Il nostro sogno è che Officine MuMtrioSka possa  diventare un lavoro a tutti gli effetti: quello che facciamo, che scriviamo e che proponiamo a chi ci segue rappresenta una possibilità di realizzazione personale e lavorativa".

Quando ho scoperto il loro blog a incuriosirmi è stato il nome: Officine MuMtrioSka. E il bizarro nome, mi hanno svelato, altro non è che il frutto di una notte di deliri via Skype: "MUM trioska perche’ amiamo il significato della bambolina russa, la matrioska. Una figura materna che racchiude un sacco di cose: l’essere mamma, donna, moglie, lavoratrice, casalinga. MUM sta ovviamente per mamma".
Un'altra cosa che mi ha incuriosito, sbirciando fra le loro creazioni (tutte rigorosamente hand made), è stata la storia dei gufi. Il gufo e la libellula, mi hanno rivelato Odile e Francesca sono animali che hanno avuto una presenza fondamentale nelle loro vite: sono metafore della loro vita. "Il gufo è il mio portafortuna fin da piccola - svela Odile -, quando un Natale di tantissimi anni fa mia mamma me lo regalò. Da li nacque Anacleto e la mia collezione di gufi, che va ancora avanti. Il gufo veglia i sonni di chi ama, è protettore e saggio. Ce l’ho anche tatuato". 
Per Francesca invece "la libellula rappresenta quella parte della mia vita che non c'è più, la mia mamma, fonte di ispirazione come madre e donna. E' stata lei che mi ha messo uncinetto e ferri nelle mie mani la prima volta". 
E' stato un bell'incontro quello con la Fra e Odile. Spero che quanto prima tutti i figli delle Think Sugar porteranno cappelli firmati Officina MuMtrioSka. Nel mentre, nel dare il benvenuto al mese di Dicembre, vi ricordo che per realizzare il calendario la Fra ha usato del pannolenci in vari colori, lo ha tagliato in rettangoli di diverse dimensioni e poi è passata all'assemblaggio con la macchina da cucire. Chissà che sorpresine metterà nelle tasche! 
E voi, avete fatto o comprato il vostro calendario dell'Avvento?

martedì 29 novembre 2011

Think Sugar @Castello Odescalchi

Questa wedding cake è stata realizzata dalle Think Sugar su richiesta della Wedding Manager del Castello Odescalchi di Bracciano, Sanda Pandza. Una piccola grande soddisfazione per noi 3 vederla su un tavolo dedicato a futuri sposi. Ma ora speriamo che i futuri wedding planner, che la nostra amica Sanda prepara ad arte, un giorno abbiano bisogno di una nostra torta. 


Se vi venisse voglia di frequentare un corso per diventare Wedding planner oppure per avere informazioni sull'organizzazione del vostro matrimonio potete rivolgetervi a Sanda Pandza.
Questo è il suo sito: www.sandapandza.it

Noi intanto ci riguardiamo queste due foto. 
Perchè siamo davvero orgogliose di aver partecipato con questa piccola creazione all'ultimo corso tenutosi dal 21 al 23 novembre in quella meravigliosa cornice del Castello di Bracciano.
Se non avete mai visto l'imponente edificio, a metà tra il palazzo gentilizio e la fortezza che fu costruito nella II metà del '400 intorno alla più antica rocca medievale, vi consigliamo di farci una capatina, almeno virtuale.



mercoledì 23 novembre 2011

Dicono di noi su Il caffè delle mamme

Che emozione. Di solito, facendo la giornalista, le domande sono io a farle. Per la prima volta, invece, mi sono trovata dall'altra parte della barricata a parlare di me e delle mie dolcissime THINK SUGAR.
Così, prima di andare a letto vi lascio con un assaggio del lavoro di oggi e con un link dove potrete trovare l'articolo realizzato su di noi da Francesca de Il Caffè delle mamme. Leggeteci :)

martedì 22 novembre 2011

Pioggia, Bijoux e piccoli imprenditori

Ho riordinato un pò la stanza del lavoro. E quasi non mi sembra vero. Dalla finestra vedo la pioggia che batte sui tetti e il fumo che esce dai comignoli. Ho acceso i termosifoni per aumentare quel senso di protezione e tepore della casa. Dovevo uscire stamattina. Ma ho rimandato. Ho stilato una lista dei regali che voglio realizzare a mano: oltre ai nostri biscotti e dolcetti vari c'è la scatola del decoupage che mi aspetta. E laddove non arriverò ci saranno le fantastiche creazioni della mia amica Vero. Creazioni come questa che mi ha portato tempo fa dedicata al principe e alla principessa.
Girovagando per la rete ho scoperto che l'artigianato è tornato prepotentemente di moda. A tal proposito vi segnalo un gruppo nato su facebook: Regali di Natale - sosteniamo artigiani e piccoli imprenditori

Per informazioni contattatemi su info@thinksugar.it

lunedì 21 novembre 2011

Torta Fashion

In attesa di riprendere il nostro lavoro in tema natalizio, questa settimana ci siamo dedicate alla torta fashion di Francesca, nipote di Angela.
E' stata la prima di questo filone modaiolo. E il risultato sembra molto soddisfacente. Bisseremo alla prima occasione. Che credo, a questo punto sarà in occasione del mio 33esimo compleanno. Capito Angela e Paola? Voglio una bella torta per la mia festa!
Ora però dobbiamo dedicarci al  Natale, quest'anno faremo regali ad alto tasso di zucchero!
Buonanotte

venerdì 18 novembre 2011

Ancora stelle e zucchero

Sono giorni frenetici per le Think Sugar, in faccende affaccendate in vista del Natale. Questa mattina, con la scusa di dover uscire per andare a comprare la pasta di zucchero, mi sono goduta il caldo sole di mezzogiorno di Trastevere, rione storico della Capitale. Un giro fra i banchi del mercato e tappa obbligatoria il Caffè San Cosimato nell'omonima piazza. Accanto a questo antico bar di Trastevere c'è uno dei miei negozi preferiti per bambini. Si chiama NATINUDI. E' un negozio fighetto e modaiolo ma sicuramente alternativo. I prodotti sono scelti con attenzione ai materiali ecologici, le stampe sono molto creative e soprattutto permettono di vestire in maniera non omologata e legata ai marchi i bambini. Non ho resistito e ho comprato il primo regalo da mettere sotto l'albero per la mia stellina. 


Che ne dite? Io adoro le stelle! Trovo questa giacca a vento davvero Funky! 
Se volete dare uno sguardo ai prodotti di questa azienda gestita (guarda caso) da due mamme...
www.natinudi.it

Divagazione modaiola a parte, questo poi è il frutto della giornata: due fantastici panettoni decorati! 
Beccateveli! 



mercoledì 16 novembre 2011

Stelle per le mie stelle

Impossibile restare senza qualcosa di dolce. Senza qualcosa creato con semplici gesti e ingredienti genuini. Bandite le merendine (almeno ci proviamo), ho appena sfornato queste dolci stelle per la colazione dei miei amori. Chissà se il profumo che pervade in questo momento la mia cucina possa suggerirgli sogni zuccherosi.
Buonanotte.

martedì 15 novembre 2011

Mi manchi

Siamo in due città diverse. Io nella mia Roma che è stata anche la sua Roma. Lei a Milano. 
Mai così lontane eppur così vicine. Parlo della mia amica. Una perla rara. 
Prima o poi le dedicherò un bel post. Ma non stasera. A questa tarda ora. Quando ho ancora da redigere un cavolo di verbale della riunione di classe della mia figlia piccola.
Questa sera vi regalo il QUARTO COMANDAMENTO. 
Io e lei ne abbiamo parlato in una intervista che ho scritto tempo fa per T-MAG.

"Onora il padre e la madre. E’ il quarto comandamento. Quello che apre la seconda tavola della Legge. Quello che indica l’ordine della carità nella religione cattolica: Dio ha voluto che, dopo lui, onoriamo i nostri genitori ai quali dobbiamo la vita. “Quarto comandamento” è il libro scritto dalla giornalista Francesca Barra, edito da Rizzoli, in cui è racchiusa la vera storia di Mario e Giuseppe Francese: un padre ucciso dalla mafia e un figlio che gli ha reso giustizia, onorando per sempre la sua memoria. Mario Francese, giornalista di punta del “Giornale di Sicilia”, si occupava di cronaca nera. Aveva fiuto. Era il primo ad arrivare sulla scena del delitto. Carpiva dettagli, congetture. Era arguto. E morì per una colpa imperdonabile: quella di aver parlato".

domenica 13 novembre 2011

La torta dei gemelli

E' stato un fine settimana straordinario. 
Prima l'evento "Floral, Cake, Bijoux" e poi, ciliegina sulla torta, questa torta per due bimbi speciali, i gemelli Diego&Diana: un coniglietto per   lei e un orsetto per lui.
La torta ha avuto un grande successo, ha strappato tanti sorrisi ai bimbi e deliziato il palato degli invitati! 

venerdì 11 novembre 2011

Floral, Cake, Bijoux

giovedì 10 novembre 2011

Work in progress for Xmas


martedì 8 novembre 2011

Think Sugar

Quando sabato abbiamo finito la nostra prima torta decorata con più di 200 fiori, dopo cinque ore di concentrazione e divertimento mi sono resa conto di che percorsi strani ci fa intraprendere la vita. A volte, un solo evento è capace di condizionarti e rivoluzionarti l’esistenza. A me è successo così.
 Cinque anni fa, quando rimasi incinta del mio primo figlio, giocavo a calcio, alternavo gli scarpini al tacco 12, facevo la giornalista sportiva e non avevo la più pallida idea di come si accendesse un forno.
Il piccolo principe, arrivò con due mesi di anticipo. Dico due. Non qualche giorno o qualche settimana. La tabella di marcia della mia gravidanza, quando mi praticarono un cesareo di urgenza una mattina di aprile col sole, diceva che mancavano dieci settimane. Quando lo vidi per la prima volta, fu in terapia intensiva. Con due tubicini al naso per aiutarlo a respirare. Troppo piccolo per venire al mondo ma incredibilmente fantastico ai miei occhi. Ecco, io lo amavo con gli occhi. E con le mani che dagli oblò della culletta termica mi permettevano di dirgli che io c’ero. Non poteva sentire il mio odore. Ma la mia voce si. E sussurravo qualche melodia anche se avevo un filo di voce che rischiava di spezzarsi ogni  volta in pianto. Ma io no. Non piangevo mai. Dio Santo. Avrei dovuto.

La nascita di Leonardo: la bella e dolce esperienza di un parto in casa.

C'è una storia che da troppo tempo attende di essere raccontata. E' una storia dolce, romantica. E' la storia della nascita di Leonardo, venuto al mondo nella casa dei suoi genitori.In un mondo in cui assistiamo sempre di più a tanti tagli cesarei, alcuni decisamente traumatizzanti, a tante epidurali dagli effetti non proprio commisurati alle aspettative, a pochissimi parti vaginali non pilotati, non medicalizzati e non farmacologizzati, ho sentito la necessità di raccontare la gioia del parto attraverso una storia positiva, dal sapore quasi fiabesco.
http://www.mammeonline.net/content/la-nascita-di-leonardo-la-bella-e-dolce-esperienza-di-un-parto-casa

mamme che perdono il lavoro


Quando scoprii di aspettare il mio primo figlio l'autunno era alle porte. C'era ancora l'afa delle tipiche ottobrate romane. Portavo una maglietta blu. E non immaginavo che niente sarebbe stato più come in quel giorno.

Tornavo dalla redazione con il pensiero fisso su quel ritardo di pochi giorni, in mezzo al traffico, ferma al semaforo, guardavo il mio viso riflesso sullo specchietto dello scooter. Un figlio avrebbe significato niente più motorino, almeno per un po'. Non sapevo che di lì a poco avrebbe significato anche “niente lavoro”.
http://www.mammeacrobate.com/work/702-mamme-che-perdono-il-lavoro-la-storia-di-alessia.html

Lo "Spettro" di Leonardo... un bimbo e l'autismo

Leonardo ha 4 anni e profondi occhi scuri. Ti guarda e sorride. Poi d’un tratto è impenetrabile. E vorresti immaginare i suoi pensieri, i suoi sogni. E’ molto alto, sembra perfino più grande della sua età. Ma a guardarlo giocare da solo, in disparte, ti viene voglia di abbracciarlo, proteggerlo.
Leonardo è affetto da “disturbo dello spettro autistico”.
L’autismo è una malattia complessa e i suoi sintomi possono variare molto da un individuo a un altro. Non a caso si parla di disturbi dello spettro autistico, in quanto si può presentare con diverse sfumature, quasi come i colori che compongono un arcobaleno. 
Chissà cosa pensava la mamma di Leonardo, restauratrice, quando dipingeva il quadro che vedete accanto a questa storia.  “L’ho dipinto mentre ero incinta – mi racconta Ilaria -. Fa parte di una serie di bozzetti preparati per illustrare il primo disco di Riccardo, il mio compagno. Ero al 7° mese di gravidanza e in quel momento tutto mi sembrava possibile”.
Raccontare la propria esperienza, condividerla, non è impresa semplice. “Mi farà bene  – mi assicura Ilaria -. E poi mi sto rendendo conto di quanto si sta diffondendo la sua sindrome. Parlarne significa anche aiutare quelle famiglie che arrivano a capire il problema con ritardo. Invece è importante per il recupero intervenire tempestivamente”.
Mentre Ilaria inizia a raccontare è un fiume in piena.
Questa è la storia vera di un bambino affetto da Autismo. E' una storia molto toccante a cui tengo in particola modo. 

MAMMA GIRAMONDO


E’ stato in un pomeriggio come tanti, in preda al caos della mia casa che fra le 17 e le 19 tocca il picco massimo della giornata, che la mia amica Laura si è materializzata, con la piega intatta e il vestito per l’ufficio impeccabile, per un caffè.
Fra un capriccio del tappo e un urletto della nanetta, e mille altre interruzioni del caso, siamo riuscite nell’impresa titanica di fare e bere il caffè sul divano e discorrere delle imminenti vacanze.
“Avete prenotato poi? Quale meta vi attende?”. La mia amica adora girare il mondo e si è imbattuta in viaggi più o meno estenuanti zaino in spalla, micro-phon da viaggio e borsetta trucchi di fortuna. Cosa che io non potrei mai fare. “Facciamo un tour della California in macchina!”, mi ha detto entusiasta. “Io? Con le piccole belve non potrei mai affrontare un’impresa simile”, le ho risposto. “Pensa che  A. e G. fanno il nostro stesso viaggio con il figlio di due anni”, mi ha fatto osservare.
E la cosa mi ha lasciata alquanto perplessa. Ma davvero sono io che sono così arretrata? Io che non parto senza tachipirina-argentoproteinato-termometro anche se sto andando fuori per un week end a 100 km da Roma!? In quanto a viaggi devo ammettere sono davvero poco funky. Così ho interpellato mammagiramondo che di viaggi ne fa un bel po’, con figlio e cane al seguito e giorno dopo giorno ci dispensa consigli e suggerimenti attraverso il suo blog (www.mammagiramondo.blogspot.com).

Il mondo di ru

“Sono cresciuta nel bosco in una comune fra pace e amore, figli dei fiori, rivoluzioni culturali. Sono diventata grande seguendo il ritmo delle stagioni e con i piedi scalzi”.
Quando mi sono imbattuta nel “Mondo di Ru” ho subito capito di aver tra le mani una favola moderna. Tutto quello che ruota intorno alla vita di Giada Migliorini, meglio conosciuta come Rugiada, mi fa pensare a un mondo fantastico e lontano, fatato e zuccheroso. Ho parlato a lungo con lei e più parlavamo e più estasiata volevo continuasse a narrarmi il poema della sua vita.
Riordino le idee per raccontarvi che donna straordinaria e non ordinaria sia. E’ mamma di quattro bambini: Ravi è il più piccolo e ha 11 mesi, poi c’è Shakti che ha 6 anni, Sole di 8 e la più grande è Dharma che ne ha 12. Abita a Murci fra le colline della maremma toscana senza televisione ma con una connessione internet per aggiornare il suo sito-blog il mondo di Ru (www.ilmondodiru.it) e una volta a settimana raggruppa la sua ciurma nel lettone per vedere un film sul pc. Rugiada è un’artista –artigiana che oltre ad accudire la prole per 24 ore al giorno, dipinge, realizza bambole Waldorf, animali in feltro e gnomi delle pietre. Fa il pane e la marmellata fatta in casa, sperimenta, immagina, racconta favole ai suoi bimbi mentre li educa.

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lunedì 7 novembre 2011

Storia di un parto gemellare pretermine


Un imprevisto. Capita che un imprevisto cambi il corso delle cose, della vita, dell’amore. Un incidente, un evento improvviso che mai e poi mai avremmo creduto possibile. Una di quelle cose che succedono solo nei film, nei libri oppure si ascoltano ai tg. E il tempo si dilata, rallenta. Quasi si ferma.

Questa che sto per raccontarvi è la storia di Giorgia e Carlotta. Gemelle nate a 27 settimane di gestazione. Ma soprattutto è la storia di Angela, la loro straordinaria mamma. Mentre mi parla e cerca di trattenere le lacrime, ammette: “Rivivo quei momenti in un lunghissimo flashback. Ma ogni volta di più, metabolizzo quello che mi è accaduto”.

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Terrificanti ma buonissimi biscotti di Halloween


Le Think Sugar per l’occasione si sono messe per tempo a lavoro: ragnatele per infestare la casa di ragni, zucche da svuotare e da illuminare con le candele, e tanti dolcetti per rendere mostruosamente gustosa la sera del 31 ottobre.

Per dovere di cronaca ricordiamo che la festa delle streghe non è una delle solite diavolerie made in Usa ma una festa di tradizione rigorosamente europea.

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