venerdì 6 gennaio 2012

Come fare la "differenza"

Questo post nasce dalla richiesta di un bambino di 4 anni e mezzo: mio figlio Francesco Mattia. Durante le feste di Natale siamo stati invasi dalla carta. Carta dei regali, buste, piatti, bicchieri, tovaglioli del cenone della vigilia e chi più ne ha più ne metta. Abbiamo prodotto così tanta spazzatura che qualche giorno dopo, finito il delirio del 24-25-26, Matti mi ha detto: "Mamma perchè noi a casa non abbiamo la rana mangia carta?"
La rana mangia carta (che altro non è un secchio a forma di rana che usano in classe per buttare la carta) a casa nostra in effetti non c'è mai stata. Mi vergogno ad ammetterlo  ma fare la raccolta differenziata mi ha sempre stressata. Al massimo usavo una busta separata per le bottiglie di plastica. E mi sono sentita così tanto in colpa che sono, anzi siamo, corsi ai ripari. Abbiamo acquistato la nostra pattumiera per la raccolta differenziata.
Differenziare i rifiuti insieme ai nostri figli può essere un "gioco" molto educativo.
Sono otto giorni che dividiamo la plastica, il vetro, la carta e l'umido. E ho scoperto che per raccogliere la spazzatura bisogna "studiare". E sì, non è un'impresa semplice capire cosa riciclare e cosa gettare nei rifiuti cosiddetti indifferenziati. E allora mi sono documentata: ho imparato che non ha senso differenziare la spazzatura se poi si commettono tanti errori, ecco perchè sono qui a cercarvi di spiegare come riuscire a fare la differenza
Tanto per cominciare si può ridurre la quantità di rifiuti che produciamo evitando gli oggetti usa e getta. Per esempio smettendo di usare piatti, bicchieri e tovaglioli di carta. Io non lo sapevo, magari a voi sembrerà un'ovvietà, ma piatti, bicchieri e posate di plastica sono materiali che vanno gettati nei cassonetti per i materiali NON riciclabili. Ciò significa che la prima scelta strategica è ridurre alla fonte la quantità di rifiuti che produciamo preferendo prodotti sfusi e con poco imballaggio. Un esempio? Compriamo la verdura sfusa e non quella imballata, cerchiamo di riutilizzare più volte i nostri beni per usi diversi.

Per evitare banali errori di differenziazione vi farò un piccolo elementare elenco di cosa dovete buttare. Non prima di una doverosa premessa: noi abitiamo a Roma e l'azienda che si occupa della gestione dei servizi ambientali è l'Ama s.p.a. a Milano, invece, c'è l'Amsa. Per sottolineare che ogni città ha il suo modo di differenziare.

Non tutte le città italiane fanno la differenziata nello stesso modo: nel contenitore giallo a Milano si gettano plastica e lattine, a Torino e Firenze la carta. Nel blu vanno plastica, lattine e vetro a Roma, mentre a Napoli e a Firenze ci finisce l'indifferenziato. Ancora più complicata la situazione dei rifiuti indifferenziati: a Milano vanno nel nero, a Sassari, Torino e Roma nel verde, a Napoli nel blu, mentre a Bologna vanno nel grigio. Il marrone dovrebbe essere il colore dove finiscono i rifiuti organici ma a Roma, Milano e Bari questo tipo di raccolta neanche esiste mentre a Palermo ci vanno a finire, carta, lattine e vetro.
Poi, per confondere ancora un po', ci sono le diverse tipologie di raccolta: a Roma e Firenze, infatti, plastica e lattine vanno insieme al vetro, che invece a Milano, Napoli e Bari va gettato soltanto nello specifico raccoglitore verde. Il bianco è il colore un po' più condiviso: in genere ci finisce la carta, tranne che a Torino e Firenze, dove il contenitore è giallo, e a Bologna e Bari, dove invece è blu.
(Sul colore dei cassonetti, vi rimando a un interessante articolo di Focus)
Quindi premesso che fare la raccolta differenziata è quasi un lavoro e che questo che sto per scrivere vi potrà confondere le idee per via del colore del cassonetto che si adotta nella vostra città, ecco cosa dovete buttare: 

CASSONETTO BIANCO: carta, cartone e cartoncino
cartoni per cibo e bevande
carta da pacchi e buste di carta
cartoncino e cartone ondulato
piccoli imballaggi di cartoncino, (scatole di merendine, biscotti, cracker, etc.)
confezioni per uova in cartoncino
fogli, fotocopie, quaderni
libri, giornali e riviste
vaschette di carta
fustini di detersivo 
pacchetti di sigarette vuoti
Gli imballaggi vanno buttati solo se puliti e senza residui di cibo.
Gli scontrini per esempio non sono riciclabili perchè sono fatti con una carta speciale "termica" che crea problemi al processo di riciclo. La carta oleata di un dolce, i fazzoletti e tutte le sostanze sporche di cibo vanno dunque gettate nel cassonetto per i materiali non riciclabili. 

CASSONETTO BLU: vetro, plastica e metallo
Bottiglie acqua
borse della spesa
cassetta verdura
confezione alimenti
polistirolo
flaconi detersivi
pellicola
carta stagnola
rete verdura
contenitori saponi
vasetti yogurt
bicchieri vetro
lattine in alluminio
scatolame
bottiglie vetro

Dunque, da questa lista essenziale si deduce che un oggetto come le costruzioni dei bambini, per esempio, pur avendo componenti di plastica non sono riciclabili. E così anche i bicchieri di cristallo, le penne, gli spazzolini. Ad essere riciclati sono i materiali in vetro, plastica e metallo che hanno la funzione di imballaggi, ossia i contenitori e le confezioni create appositamente per la vendita e/o il trasporto dei prodotti (bottiglie, barattoli, vasetti, buste, flaconi, vaschette, lattine). Non sono oggetto di raccolta differenziata i prodotti che non hanno la funzione di imballaggio (piatti, bicchieri e posate di plastica, vasi, bacinelle, giocattoli etc). 
I rifiuti ingombranti, invece, come armadi, mobili, specchi, materassi vanno portati nei centri di raccolta. A Roma l'Ama oltre ai centri raccolta appositi offre un servizio di Raccolte straordinarie domenicali, punti mobili di raccolta gratuita nei quartieri e Servizio Ricicla Casa e Lavoro. Anche le lampadine non sono semplici rifiuti in vetro e plastica. Devono essere portate presso i centri di raccolta o i punti vendita di settore. Stesso discorso per i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE): cellulari, computer, stampanti, lavatrici, frigoriferi devono essere consegnati agli appositi Centri di Raccolta.
I farmaci scaduti sono considerati "rifiuti pericolosi" e per questo vanno buttati nei contenitori collocati all'interno di farmacie e delle Asl. Anche le batterie sono rifiuti pericolosi. Contenitori per la loro raccolta si trovano spesso nelle scuole.
Spero di avervi dato una piccola infarinatura sulla raccolta differenziata.
Un punto di partenza, uno spunto. 
Spero di avervi convinto, qualora ancora non la faceste, almeno a provare: con un pò di organizzazione anche se non si ha molto spazio differenziare i rifiuti diventa un'abitudine.
Ognuno di noi può fare la propria parte. E se impariamo a differenziare con criterio noi grandi per i nostri figli sarà una consuetudine. Differenziare la sporcizia che produciamo è un nostro dovere

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