venerdì 27 aprile 2012

Care mamme, occhio ai social network


Oggi ospitiamo sul nostro blog Jessica. Mi auguro che questo sia il primo di una serie di spunti della nostra amichetta. 
Volete sapere chi è!? Ecco ve lo racconta direttamente lei!!! "Dovrei dirvi di me… dunque, vediamo… Mi chiamo Jessica e ho poco più di vent’anni. Amo leggere, l’odore della carta e le biblioteche mi fanno letteralmente impazzire di gioia. Mi piace scrivere ed è per questo che ho intrapreso un cammino universitario che spero (come dico sempre) mi dia la possibilità di trasformare la passione in lavoro! Sono una persona apparentemente tranquilla, determinata e anche testarda con molti ma molti altri difetti (quelli però evitiamoli). Sono felice della possibilità che mi ha dato Alessia di far parte del vostro mondo, anche se ne so davvero poco di calci di rigore e di cosa significhi essere mamma. Diciamo che compenso con i cupcakes; nel mangiarli si che sono una campionessa!". 
E noi THINK SUGAR possiamo confermare, visto che più di una volta Jessica si è trovata con le mani in pasta insieme a noi!!!!


Care mamme (e non) del blog Think Sugar, un argomento che mi sta molto a cuore e spero stia a cuore a moltissime di voi è l’evoluzione della comunicazione dovuta all’avvento dei social network.
Immagino (e sono sicurissima di ciò) che le vostre piccole pesti (si fa per scherzare… o forse sono davvero delle pesti?) siano il dono più bello che la vita possa avervi fatto e in quanto tale la vostra più grande preoccupazione è che crescano nel migliore dei modi. I vostri pargoletti, sono nati e/o nasceranno in un’epoca in cui Facebook e Twitter (o altri social network) hanno totalmente rivoluzionato non solo il modo di comunicare ma soprattutto stanno influenzando l’impostazione dei rapporti sociali. Se tutto ciò per ora è un problema che sentite lontano, tra qualche anno (diciamo dopo le scuole elementari) sicuramente sarà la causa principale dei vostri molteplici litigi genitori- figli. I tempi sono spaventosamente cambiati e a volte sconcerta quanto l’adolescenza dei ragazzi d’oggi sia così diversa dalla vostra o più semplicemente dalla mia adolescenza. Partiamo ad esempio dal tempo libero: se avevate qualche ora di svago dopo aver svolto rigorosamente i compiti a casa, giocavate a campana, con le bambole, rinchiudevate magari le mosche nei barattoli vuoti della marmellata della nonna o leggevate un libro. Oggi il tempo libero si passa su Facebook ed ecco perché cambiano i rapporti umani; c è meno contatto fisico e di conseguenza meno “paura” dell’altro perché a separare le “conversazioni virtuali” ci si ritrova davanti uno schermo. Meno inibizioni dunque, spesso meno pudore e ancor più frequenti sono gli attentati alla lingua italiana. Per far prima si scrive abbreviando le parole o (cosa più grave) quando vengono a  mancare le basi, nascono delle frasi abominevolmente sgrammaticate. Il motivo è semplice: il troppo tempo che si passa su Facebook lo si toglie allo studio e si arriva alla sera alienati dall’uso-abuso di Internet; che non è solo Facebook o Twitter ma può offrire molto di più. A questo proposito vorrei riferirvi di un’indagine dagli esiti sconcertanti: 1 ragazzo su 5 è semi-analfabeta! E la colpa è anche e soprattutto dell’eccessivo e sbagliato utilizzo dei social network. Noi che abbiamo partorito menti geniali come Catullo, Dante Alighieri, Giacomo Leopardi (tanto per citarne qualcuno)… siamo a “rischio ignoranza”? Noi che vantiamo un patrimonio culturale e artistico inestimabile, sprechiamo ore preziosissime su Facebook? C’è qualcosa che non va e allora come diceva Gandhi: “dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”. L’avvento di Internet e dei social network ha sicuramente portato dei benefici nel campo delle comunicazioni e dell’informazione; accorciando i tempi, rendendo la diffusione delle notizie più immediata e offrendoci da casa e da ogni parte del mondo un’ottima interazione con le persone. D’altro canto ha deteriorato molti aspetti della vita quotidiana. Un breve e sommario excursus questo, per dare voce ad un tema che è più attuale e vicino a noi tutti di quello che sembra. Internet offre indubbiamente occasioni di crescita personale e culturale ma è bene sottolineare l’aspetto “giungla” di Internet, che deve obbligarci a prendere le giuste misure e distanze! 

6 commenti:

In questo articolo c'è una verità inquietante....siamo genitori di piccole creature che saranno gli adulti di domani...educhiamoli per riuscire a dar loro un futuro!! Releghiamo questa realtà virtuale all'unico ruolo che le compete....come una risorsa!!! Non facciamoci inghiottire da lei!! Tenere tra le mani un libro, annusarne l'odore come dice Jessica...soprattutto se fà parte dei vecchi libri che si hanno in casa, non ha paragoni!!! Angela

Bello davvero,Antonucci ha fatto un buon lavoro! In bocca al lupo e un abbraccio. Vittorio

Ahahahahahahahahahahahahah! Antonucci!!! quanti ricordi e quante risate soprattutto per via del suo "dai, diciamolo meglio"!!! Comunque si, ha fatto un buon lavoro anche se è stato difficile abituarsi ai suoi metodi! Ricambio gli auguri!!! :)

Quanto è vero! Credo che sarà uno dei miei problemi più grandi vista la passione che a nemmeno due anni, mio figlio ha già per i pc! Mamma mia....

Carissima Mia, è un problema che riguarda tutti. I nostri, sono figli tecnologici. Amano l'Ipad...come non amarlo del resto. L'importante è non smettere mai di leggergli libri, di raccontargli favole e di farli disegnare. Il parco, lo sport, gli amici sono un'ottima alternativa alla tecnologia...:)

Le vostre paure sono più che fondate ma è giusto quello che dice Think Sugar ;) "non smettere mai di leggergli libri", di parlare con i propri piccoli e fargli capire che da un buon libro si ottiene molto più di ciò che si pensa! Di Internet e dei social network non se ne condanna l'utilizzo (è giusto che si sfruttino determinate risorse) ma è bene dosare il tutto! Vi abbraccio! Jessica...

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